COMUNITA’ ENERGETICA RINNOVABILE– CER

Le comunità energetiche “sono fondamentali” per affrontare la sfida della transizione, per questo, serve “una visione politica che fornisca strumenti e incentivi, rimuovendo gli ostacoli burocratici”.

“In futuro nessuno potrà essere solo un utilizzatore di energia elettrica. Tutti, o quasi, dovremo contribuire a produrla, con le case, con le auto elettriche o con gli uffici”,  le comunità energetiche sono piccole aree sul territorio che “possono aspirare a generare energia e autoconsumarla condividendola tra cittadini, enti pubblici e aziende”.
Oggi in Italia “sono registrate un centinaio di comunità energetiche di cui circa la metà funzionanti ed è previsto che nel 2025 ce ne siano 40mila che coinvolgeranno più di 1 milione di famiglie”. 

Lo sguardo sul futuro “in termini di crescita è impressionante”, per cui,  “è fondamentale che questo non si scontri subito con qualche aspetto burocratico che fa perdere l’entusiasmo a questo slancio iniziale”. “Serve un ecosistema a livello territoriale che possa aiutare a costituire queste comunità energetiche”, in quanto, rappresentano l’apertura verso “nuovi paradigmi per la connessione e la generazione di energia rinnovabile”. La comunità energetica “è sicuramente uno degli aspetti vincenti.

Una condivisione di energia elettrica tra chi la produce e chi la consuma localmente”.